La poesia della luce in mostra a Venezia
Fino al 15 marzo il Museo Correr di Venezia propone un sorprendente percorso che ripercorre gli sviluppi dell'arte veneziana dal XV al XIX secolo con oltre 130 straordinari disegni provenienti dalla National Gallery of Art di Washington, una delle più importanti collezioni che riguardano l'arte e il mito di Venezia.
Tra i disegni veneziani in mostra troviamo opere di grandi maestri che vanno dal Rinascimento al XIX secolo, quindi nomi come Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano, Veronese, Tiepolo, Canaletto, Piazzetta e, inoltre, stranieri incantati dal fascino di Venezia come Callow, Sargent, Whistler e Werner.
Le infinite possibilità della luce vengono esplorate attraverso un gruppo selezionato di disegni preparatori, schizzi veloci, studi e modelli ma anche composizioni finite, opere che offrono una poetica fatta di luci, ombre e chiaro-scuri, forme e movimenti, sentimenti e visioni. Un affascinante viaggio attraverso quattro secoli di arte veneziana, con lo sfondo di Venezia come centro di produzione artistica ma anche come fonte di ispirazione e vero e proprio soggetto delle opere.
La mostra si apre con opere dei più importanti maestri del Rinascimento, quindi Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio con la sua Sacra Conversazione in un paesaggio, un'opera di grande lirismo. Poi, ci sono i disegni di Dürer, Giorgione, Campagnola e Gerolamo Romanino, tra cui un'opera che combina meravigliosi effetti di ombreggiatura inondati da una luce straordinaria, Madonna con Bambino, Sant'Antonio, San Francesco e un donatore.
La mostra prosegue con opere di Lorenzo Lotto, Tiziano e Sebastiano del Piombo, uno dei migliori artisti del Rinascimento veneziano. I disegni con gessetti colorati di Jacopo Bassano introducono la selezione di opere della maturità del XVI secolo che comprende lo Sberleffo di Cristo, uno dei sei disegni sulla vita di Gesù eseguiti a gessetti multicolori su carta blu veneziana. Seguono studi di nudo e schizzi compositivi di Jacopo Tintoretto, Paolo Veronese e Palma il Giovane.
La felice stagione del XVIII secolo a Venezia è documentata in tutti i suoi aspetti attraverso opere di grande qualità, la maggior parte delle quali non è mai stata esposta in Italia. In mostra ci sono anche maestri del Rococò come Sebastiano Ricci, Antonio Guardi e Antonio Pellegrini. Di Giambattista Piazzetta sono esposte le "teste di personaggi", eseguite con gesso e carboncino. Una selezione di 12 opere di Giambattista Tiepolo copre quasi l'intero arco della sua attività e ogni aspetto della sua produzione grafica: studi di composizione a penna, disegni di nudo, caricature e una sezione speciale dedicata ai paesaggi.
Tra i paesaggi potrai ammirare le coloratissime gouaches di Marco Ricci e Francesco Zuccarelli, Francesco Guardi, Bernardo Bellotto e Canaletto, tra cui due disegni della serie dei "Fasti dogali" e un consistente nucleo di "rendering" architettonici e quadri fantastici di Giovanni Battista Piranesi.
La parte finale della mostra conduce il visitatore nel mito, nel sogno che ha costruito e diffuso in tutto il mondo l'immaginario romantico di Venezia. La mostra si conclude quindi con alcuni suggestivi disegni di James McNeill Whistler e John Singer Sargent, dove la luce diventa davvero poesia.