La Sala di Donatello e la scultura del XV secolo al Museo del Bargello
Il Museo del Bargello di Firenze ospita straordinari capolavori dei più importanti artisti del Rinascimento. Tra questi, le opere di Donatello, considerato uno dei padri del Rinascimento, nonché uno dei più celebri scultori di tutti i tempi. A lui e alla scultura del suo tempo il museo dedica un'intera sala, la Sala di Donatello e della scultura del XV secolo.
La sala fu costruita tra il 1340 e il 1345 da Neri Fioravante per essere utilizzata come sala del Consiglio Generale. Tra il 1857 e il 1865 fu restaurata e decorata con finti affreschi. Nel 1887 fu finalmente sistemata in modo simmetrico, secondo i precetti museologici del XIX secolo, in occasione del quinto centenario della nascita di Donatello, ospitando le sue sculture più importanti insieme a quelle di altri artisti.
Tra i capolavori conservati nella sala, spiccano le opere più importanti di Donatello. Il San Giorgio, ad esempio, proveniente da una nicchia di Orsanmichele, considerato uno dei capolavori della statuaria italiana del Rinascimento. La statua fu commissionata dall'Arte dei Corazzai e degli Spadai di cui San Giorgio è il patrono. Ci sono anche i due David di Donatello, di cui abbiamo già parlato: quello giovanile scolpito in marmo tra il 1408 e il 1409 e quello più bello e famoso, la statua in bronzo. Il busto di Niccolò da Uzzano, un ritratto particolarmente realistico realizzato in terracotta. Il Marrocco, un leone in pietra che poggia una zampa sul simbolo di Firenze, famoso come simbolo della città in Piazza della Signoria, dove ora si trova una copia. Infine ci sono le opere della maturità, come le broze Attys Amore e la Crocifissione.
Nella sala puoi ammirare anche le opere di altri importanti artisti del XV secolo. Nomi come Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi, con le loro famose tavole del Sacrificio di Isacco realizzate nel 1401 per partecipare al concorso pubblico per la realizzazione della porta settentrionale del Battistero di San Giovanni e note per essere le prime opere in assoluto che vedono un eccesso di stile gotico a favore del tradizionale classicismo rinascimentale.
Sono presenti anche opere di Agostino di Duccio, Michelozzo, Luca della Robbia (come le storie di San Pietro e la Madonna della Mela) e Desiderio da Settignano, allievo di Donatello, qui rappresentato da un San Giovanninno ligneo e dalla Madonna Panciatichi, un bassorilievo in marmo.