Il cortile del Bargello
Il museo del Bargello è composto da diverse sale, ognuna delle quali ospita straordinari capolavori artistici. Ma entrando, la prima cosa che colpisce il visitatore è il suo cortile.
Costruito nel XIII secolo, il cortile del palazzo si sviluppa intorno a un portico su tre lati con archi a tutto sesto su pilastri ottagonali. Più tardi, nel XIV secolo, il cortile fu ulteriormente arricchito con il balcone e la scala costruiti da Neri Fioravanti, in stile gotico.
Per molto tempo il Bargello fu il carcere della città e, durante questo periodo, le arcate del portico e del balcone vennero chiuse, per poi essere riaperte e restaurate nella seconda metà del XIX secolo, quando l'intero edificio fu sottoposto a restauro. Il cortile fu probabilmente la parte più apprezzata dal restauro, per la riapertura delle logge e il ripristino dei simboli del podestà e dei giudici che erano rimasti. Inoltre, in quell'occasione, il cortile fu abbellito con nuovi affreschi sotto i portici da Gaetano Bianchi, con gli stendardi dei quartieri e alcuni simboli dei podestà.
Oggi l'allestimento del cortile del Museo Nazionale del Bargello presenta diverse sculture provenienti da Palazzo Vecchio, dal Giardino di Boboli e dal Giardino di Castello. Entrando, noterai subito al centro del cortile un pozzo ottagonale. Qui si trovano anche statue di marmo di grande importanza artistica e storica, tra cui le sei sculture allegoriche di Bartolomeo Ammannati, l'Oceano del Giambologna, alcuni rilievi di Benedetto da Maiano e il cosiddetto Cannone di San Paolo di Cosimo Cenni.
Durante l'estate lo spettacolare cortile del Museo del Bargello si trasforma in un palcoscenico d'eccezione per un evento, Estate al Bargello, che ospita un'interessante offerta culturale aprendo le porte del museo a teatro, danza, musica classica, contemporanea e folk.